ieri sera sono andata al cinema con il mio fidanzato. Siamo entrati in una sala con altre 6 persone, una proiezione per pochi intimi... :) Il film inizia con il primo quiz tv che prevedeva la partecipazione del pubblico da casa che, telefonando, poteva far spogliare una casalinga, fino ad arrivare alle varie veline e sculettine... mancava, secondo me,qualche immagine di non è la rai. Parla un ragazzo che aspira a diventare uno strano mix fra Ricki Martin e Van Damme, ecco lui mi ha fatto un pò di tristezza... tanti anni di provini senza riuscire a sfondare. Si passa a personaggi come Lele Mora che, felice come una pasqua e con un'espressione inquietante, fa ascoltare le note delle canzoni fasciste direttamente dal suo nokia communicator . Un giro in casa sua per vedere alcuni volti "noti", concorrenti di non ricordo più quale edizione del grande fratello, tronisti vari... Un Corona ultra vanitoso che si concede in un nudo integrale assolutamente gratuito, che spiega il suo modo di pensare e di sfruttare questo sistema. La ragazza Billionaire che poi diventerà meteorina... Film che non racconta nulla di nuovo, ma ho trovato interessanti le parole del regista del grande fratello. Un film che mi ha lasciato l'amaro in bocca, la tv andrebbe spenta.
7 commenti:
Oddio davvero c'è al cinema questo documentario??
Io avevo sentito che non lo avrebbero fatto arrivare in italia... devo assolutamente vederlo!
ciao Lisa, è in programmazione nei cinema dal 4. E' stato presentato a Venezia il 3. :)
È rassicurante che non ci sia solo 'Il Caimano'..... almeno il cinema apre (un po) gli occhi.
Avrei voluto che il documentario si interessi un po' di più alla storia della TV: come in 30 anni siamo arrivati qui? Però c'è da dire che è riuscito a fare parlare Mora, Corona e altri davanti alla telecamera, complimenti!
Lascia l'amaro in bocca. Ora passerà all'estero e finamente la gente capirà di cosa parlo quando provo a spiegare la TV italiana.
Grazie ancora per avermi segnalato il film!
@ l'armadio del delitto: si anche io mi aspettavo un approfondimento di questo tema e per questo ho parlato di "non è la rai". Credo che si puntasse più a rappresentare il legame del potere politico e la tv
Esatto. Comunque lo stesso lo consiglio perché denuncia ciò che è diventata la TV italiana.
Grazie per il tuo secondo commento sul mio blog, che riassume esattamente il mio pensiero!
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