lunedì 29 novembre 2010

SitTable


I designer di UNStudio hanno realizzato SitTable,una serie di tavoli molto particolari, per il marchio Prooff.
I tavoli adatti a diversi luoghi, dalla casa all’ufficio agli spazi pubblici sono caratterizzati dalla presenza di una o più sedute integrate e imbottite, di colore decisamente contrastante, e sono mantenuti da una serie di tiranti in acciaio.
Ideati per permettere comunicazioni sociali di vario genere e anche per stimolare il pensiero, i tavoli SitTable sono solo l’ultima creazione di uno studio interessato ormai da tempo alle forme ibride, sia negli oggetti che nelle interazioni sociali.

venerdì 26 novembre 2010

Il nuovo Padiglione Resnick di Renzo Piano






Il nuovo Padiglione Resnick, progettato da Renzo Piano, e da poco inaugurato per il Los Angeles Museum of Art (LACMA). La struttura di 45.000 metri quadrati, a un solo piano, è il museo più grande, illuminato da luce naturale, con un impianto completamente open space, di tutto il mondo. Essa offre un importante ampliamento della superficie espositiva del museo ed è già affettuosamente chiamata il "Grand Piano" dal direttore di LACMA Michael Govan, facendo riferimento alla dimensione dell'edificio. Il progetto del Padiglione Resnick è generato da una moltitudine di ispirazioni equilibrate fra loro in una soluzione unitaria grazie alla memoria e al sapere dell'architetto. Come il Broad Contemporary Museum of Art, completato da Piano nel 2008, il Padiglione Resnick è costruito in vetro, acciaio e travertino, e ha una copertura a dente di sega che è stata progettata per modulare il sole della California - ma qui collocata su un edificio di un solo piano. L'orizzontalità dell'edificio crea un contrappeso interessante rispetto alla volumetria verticale del BCMA e crea uno spazio estremamente flessibile che può essere configurato in vari modi in base alle diverse opere d'arte, e scalato sulle loro dimensioni. La decisione di realizzare la struttura del padiglione a un solo piano è stata in parte motivata dall'amore del direttore Govan per il Dia Beacon di New York, un ex fabbrica convertita a museo d'arte nel 2003, in cui Govan aveva preso parte al progetto. Il carattere industriale di quello spazio e il suo vasto spazio aperto, interrotto solo da colonne, si è dimostrato, secondo il direttore, uno spazio ideale per la visualizzazione dell'arte. Dunque una volta determinati la struttura e il rivestimento del padiglione, Piano ha aggiunto un tocco di colore rosso brillante alla facciata principale dell'edificio, così da animare il prospetto e maschere abilmente i condotti d'aria, esterni alla costruzione come nel Centre Pompidou. Questi condotti servono anche a unificare il museo con il campus, e il colore rosso fa riferimento al rosso della scala mobile del BCMA e all'ingresso principale del Kendall Concourse che corre tra i due edifici. Per la prima apertura del padiglione lo spazio interno è stato suddiviso per ospitare tre mostre. Piano una volta disse che "l'architettura è l'arte del rubare". Nel Padiglione Resnick egli ha riccamente intessuto le più diverse idee e ispirazioni in un arazzo che ha chiaramente assunto una nuova e tutta personale identità.

lunedì 22 novembre 2010

La casa ecologica a Kuala Lumpur









Forme futuristiche per la casa a basso consumo di domani che sorgerà a Kuala Lumpur nel 2010 e che sarà attraversata dalle trasparenze di un tessuto in silicone.
Lo studio Graft ha sviluppato Bird Island, un progetto per 6 biocase su un’isola in Malesia con un impatto ambientale quasi nullo, 6 ville che usufruiscono di una stessa centrale a pannelli solare in grado di coprire il fabbisogno complessivo di tutti i moduli abitativi. “Abbiamo applicato una strategia integrata di sviluppo per una casa a energia zero che fosse collegata a vantaggi economici ma rispettosi dell'ambiente”. “Caratteristiche” tengono a sottolineare dal Graft Studio “che non entrano in conflitto con uno stile di vita cosmopolita, ma anzi favoriscono il piacere del tempo libero trascorso in casa”.
L’idea di base sta nel rovesciare il rapporto tradizionale tra spazi aperti e spazi chiusi, liberandoli dai legami delle tradizionali pareti. Ecco allora che la flora diventa parte dell’architettura dividendo parte delle zone living; ma l’intervento più innovativo è nei materiali usati: così mentre le pareti esterne sono in vetro, le pareti interne sono state immaginate in un tessuto in silicone teso che crea ombre e pattern affascinanti e, grazie a strutture scorrevoli crea le aree di privacy nella casa.
Questa particolare pelle è un elemento fondamentale nel sistema di recupero dell’energia. Il silicone, preferito al PVC per la sua resistenza all’elevato tasso di umidità e raggi UV del territorio sud-asiatico, diventa uno strumento sia per la raccolta dell’acqua piovana, sia per il controllo della temperatura e della ventilazione degli ambienti interni.
Sui consumi energetici è stata pensata una strategia che non soltanto preveda sistemi di produzione indipendente, ma anche una riduzione del fabbisogno.
Un modulo abitativo che, grazie a queste e altre misure sui consumi e sulle fasi di costruzione ha guadagnato i massimi punteggi e la pre-certificazione Platinum da parte del LEED, il sistema di standard del design ambientale. Le pendenze delle coperture oltre a permetere una ventilazione interna ottimale, raccolgono acqua riutilizzata per gli usi igenici e per la climatizzazione. La temperatura interna è regolata dall’ombra fornita dalla struttura di tende interne e dalla posizione degli ambienti interni che sfrutta il vento dell’area.

venerdì 19 novembre 2010

Steckelhörn 11









J. Mayer H.realizza ad Amburgo “Steckelhörn 11″ situato nel centro storico della città mostra come tradizione e innovazione possano coesistere gli uni attaccati agli altri ammorbidendo gli spigoli e le forme, interpretando al meglio il rapporto tra superfici lisce e ruvide. L'intervento si incunea nel vuoto tra due edifici storici e assume in pianta la forma triangolare del lotto dato dalla antica suddivisione della città. Così la facciata principale su Steckelhoern Strasse misura 26.4 metri mentre la facciata secondaria che fronteggia il porto è uno stretto segmento di 1.3 metri di larghezza. L'elemento connotativo del progetto è il disegno di una membrana inizialmente bidimensionale che pare quasi “colare” dall'alto sull'intero complesso, ma che si dimostra determinare la qualità spaziale interna del progetto: aggetta rispetto alla parete strutturale, si differenzia nei materiali e delimita le superfici vetrate degli uffici creando una corrispondenza interno-esterno.
La scelta dei rivestimenti come pure dei soli due colori che si alternano nei prospetti crea nell'insieme un effetto monolitico e compatto che ben dialoga con le forme allungate e il sobrio decoro della tradizione nord europea. Il piano terra è concepito come un grande spazio comune di ristoro e dedicato a sale conferenze e riunioni per eventi; mentre i piani superiori offrono ampi e flessibili spazi dedicati agli uffici, tutti con vista sulla vicina Katharinenkirche o sulla nuova Hafen City. Le terrazze agli ultimi piani dell'edificio sono la conferma della qualità architettonica che il gruppo di lavoro ha saputo dare al progetto: spazi all'aperto che garantiscono una spettacolare vista a 360° dell'intera città.

lunedì 15 novembre 2010

Atlàntida a Vic








Progettato da Josep Llinás il complesso Atlàntida presenta al suo interno un teatro, una sala per concerti, aule, servizi didattici e un ristorante.
I volumi del teatro e della sala per concerti non hanno necessità di luce naturale, mentre la disposizione delle altre funzioni appare come un nastro srotolato intorno a un sistema di cortili interni, con il fine di garantire la migliore illuminazione e ventilazione. La torre scenica del teatro svetta dal complesso che invece ha un andamento prevalentemente orizzontale, che segue le inflessioni del terreno e costituisce un elemento visibile che si staglia contro il centro storico.
L’edificio infatti si colloca su un terreno tangente alla matrice medioevale della città storica da un lato e alle nuove urbanizzazioni dall’altro. Il complesso si trasforma quindi in un elemento di filtro tra queste due porzioni di città, incorporando al suo interno un tipo di rapporto tra spazi aperti e volumi costruiti che richiama la grana del centro. Dislivelli e doppie altezze permettono di connettere le diverse quote del contesto circostante e di arricchire il movimento attraverso gli spazi dell’edificio. Il nuovo intervento è collegato direttamente con un passaggio pedonale alla sede della scuola. Gli elementi più alti si trovano nella parte a nord, di fronte alla città storica, mentre il profilo dell’edificio digrada verso il margine a sud, prospiciente alcune aree aperte, che seguono il corso del fiume Meder: su questo lato appare quasi come un basso recinto.
L’accesso principale al teatro è ubicato nel cuore del progetto, un cortile triangolare che funziona come fulcro di distribuzione dei flussi che lo attraversano. Le facciate sono rivestite con lastre di una nuova lega di alluminio e rame con una finitura dorata. Queste partiture metalliche, che sono un richiamo formale alla Filarmonica di Scharoun a Berlino, si appoggiano su un basamento in cemento a vista, che riprende cromaticamente le pavimentazioni esterne.
Le aule sono rivestite con lastre di basalto scuro, alternate ai serramenti, stretti e alti, che marcano il ritmo grafico delle facciate. Come in altri progetti precedenti di Llinás, la copertura sinuosa, rivestita in zinco, diventa un elemento plastico che unifica la successione dei singoli spazi sotto un unico grande tetto comune.

venerdì 12 novembre 2010

Novità per Miami


Approvato lo stanziamento di fondi per la costruzione del Miami Art Museum e del Miami Science Museum. Il primo, progettato dallo studio Herzog & de Meuron, ospiterà su oltre 11.000 mq spazi espositivi, una biblioteca, un auditorium, aule e laboratori disposti su tre piani, mentre all’esterno è previsto un sistema di piazze e spazi coperti. Il cantiere dovrebbe partire a fine anno per concludersi nel 2013. Firmato dallo studio londinese di Nicholas Grimshaw, il nuovo Miami Science Museum ospiterà un parco giochi scientifico di oltre 23.000 mq, organizzato intorno a uno spazio centrale a cielo aperto, per un budget di 275 milioni di dollari. I quattro piani terrazzati della struttura accoglieranno inoltre un acquario con vista verso il parco e la Biscayne Bay, un planetario e spazi espositivi; la costruzione dovrebbe iniziare nell’autunno 2011 e concludersi nel 2014.All’inizio del 2011 sarà invece inaugurata la sede della New World Symphony, prestigiosa accademia per i futuri direttori d’orchestra. Progettato da Frank Gehry, l’edificio è concepito come un laboratorio musicale che presenterà un gigantesco schermo sulla facciata esterna, proiettando così le performance verso l’adiacente parco.

mercoledì 10 novembre 2010

Case ecologiche, il libro

Presente nella mia lista dei desideri il libro "Case ecologiche" di Sergi Costa Duran, Ed. Logos, illustra le caratteristiche delle case ecologiche moderne, aprendo spiragli per una riflessione sull’importanza di sapere cosa costruire, e soprattutto come costruire in rapporto all’ambiente. Case girevoli dalle qualità antisismiche, pannelli solari incorporati nei tetti, eccellenti sistemi di isolamento termico, collettori fotovoltaici per l’elettricità: attraverso ventitre progetti creativi, sorprendenti e molto ingegnosi realizzate negli ultimi dieci anni, sfogliando il libro si capirà che forse si sta prendendo davvero la direzione verso un futuro di case sempre più sostenibili, che si fondono perfettamente con l’ambiente.
DOMESPACE, QUIMPER, FRANCIA. Una casa circolare in legno, attualmente utilizzata come abitazione-showroom, firmata da Patrick Marsilli che, dal 1989, ne ha fatti costruire circa cento modelli, soprattutto in Francia. Carattere peculiare di questa casa è la possibilità di farla ruotare in base alla posizione del sole: manualmente o con un telecomando, nei due sensi, fino a 320°. Sfrutta energia solare passiva d’inverno, con il supporto di un camino centrale e nei mesi estivi il fresco è garantito dal sistema di ventilazione incrociata all’interno. Foto © Benjamin Thoby

TRA ONTANO E QUERCIA. BAD ROTHENFELDE, GERMANIA. Il nome deriva dal fatto che la casa è “incastrata” tra due alberi, una quercia e un ontano. La quercia, che supporta gran parte della struttura, non sarebbe stata sufficiente a sostenerne l’intero peso e per questo l’architetto Andreas Wenning/Baumraum ha aggiunto due pilastri di sostegno, incorporati in una base di cemento. All’altezza di 4 metri è posta una piattaforma-terrazza e un po’ più in alto una cabina con il tetto inclinato rivestita da listelli di quercia e bitume. La cabina è collegata alla piattaforma tramite una piccola rampa di scale. Foto © Alasdair Jardine

TRA ONTANO E QUERCIA, BAD ROTHENFELDE, GERMANIA. L’interno è luminoso, abbondantemente provvisto di finestroni e possiede una finestra tipo Velux e una piccola apertura al centro della copertura. Spicca un letto di grandi dimensioni per riposare o rilassarsi. Foto © Alasdair Jardine

OBLOLLY HOUSE, TAYLOR ISLAND, MARYLAND, USA. Posta su una piattaforma a due metri dal suolo, la Loblolly House, firmata Kieran Timberlake Associates, è sostenuta da pali di una specie di pino da incenso. È stata completamente assemblata sul posto in sole sei settimane. Un elemento di rilievo è il tetto giardino, la copertura vegetalizzata che funziona da sistema refrigerante d’estate e fa da isolamento durante l’inverno. Foto © Barry Halkin

CASA BRUNSELL-SHARPLES, CALIFORNIA, USA. Ideata dall’architetto Olbie G. Bowman, la forma della casa è stata adattata ai forti venti che soffiano in questa zona. Per il riciclaggio di materiali, l’armatura che forma una parte della struttura dell’abitazione è il legno d’eucalipto. Foto © Obie G. Bowman, Robert Foothorap

CASA A CAPO SCHANCK, VICTORIA, AUSTRALIA. La penuria d’acqua e i rischi d’incendio nella foresta in questa zona della costa australiana a 85 km da Melbourne, hanno spinto gli architetti dello studio Paul Morgan Architects a prevedere nella parte centrale del soggiorno un grande container per l’acqua. Il profilo aerodinamico delle facciate è stato concepito per proteggerla dal forte vento caratteristico di questa zona. Foto © Peter Bennetts

MODULI AUTONOMI, PORTO, PORTOGALLO. Questi due moduli prefabbricati hanno come obiettivo quello di proporre soluzioni per l’alloggio temporaneo, potendo ospitare un negozio, un bar etc.. Studiati dallo studio di architettura Cannatà&Fernandes, la base e la struttura di ogni modulo sono indipendenti tra loro e la distribuzione dell’acqua e il controllo domotico dello spazio funzionano autonomamente. Fotografie © Luis Ferreira Alves

MODULI AUTONOMI, PORTO, PORTOGALLO. Ogni modulo occupa una superficie di 3 metri di larghezza per 9 di lunghezza. Questo è il modello CAPA, rivestito di acciaio galvanizzato, è mobile e autosufficiente dal punto di vista energetico e ricorda un tipico bungalow. Foto © Luis Ferreira Alves

HAUS W. GRÄFENBERG, GERMANIA. Questo lotto di oltre 2000 mq si trova in Baviera ed è stato progettato dall’architetto Markus Gentner. Il cuore della struttura è occupato da un edificio che ospita il garage e il sistema di riscaldamento è costituito da una caldaia a biomassa; una costruzione su un unico piano ospita la zona giorno, mentre la zona notte si trova in un altro edifico a due piani. Un ingresso dà accesso ai due diversi volumi, collegandoli tra loro. Foto © Stefan Meyer

lunedì 8 novembre 2010

La sotterranea più lunga d'Europa


Dopo 7 anni di lavori e 5 di ritardo a dicembre è stata effettuata la prima corsa della nuova metropolitana L9, la linea sotterranea più lunga d'Europa. Un progetto grandioso che si snoderà attraverso i comuni di Santa Coloma, Badalona, Barcellona, L'Hospitalet e El Prat de Llobregat, unendo puntinevralgici come l'aeroporto, la stazione Tav della Sagrera, la Fiera, l'ampliamento della zona portuale, la Città della Giustizia e il campus universitario sulla Diagonal. 52 fermate, 20 delle quali consentiranno il collegamento con altri sistemi di trasporto, in superficie e non. Il progetto prevede che la linea sarà utilizzata da 350.000 utenti giornalieri, sarà completata nel 2014 e avrà un costo complessivo di 6,5 miliardi. Il progetto colpisce anche per l'impiego di tecnologie particolarmente innovative, il livello di automatizzazione per cui i treni saranno guidati mediante un centro di controllo remoto, non necessitando quindi di un conducente. Nell'impossibilità di concepire una linea di tipo tradizionale sono state previste 3 tipologie di stazione: 30 a forma di pozzo cilindrico poste ad una profondità compresa fra i 30 e i 70m, con un vestibolo superiore e uno inferiore collegati tra loro mediante scale mobili e ascensori panoramici ad alta velocità sincronizzati con l'arrivo dei treni. 17 fermate di tipo convenzionali, 5 fermate all'aperto.

venerdì 5 novembre 2010

Armani a Dubai

Il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 m ospita l'Armani Hotel, il primo firmato dallo stilista Giorgio Armani. L'Hotel occupa dall'atrio fino all'8° piano, oltre ai livelli 38 e 39, con 160 stanze e suite lussuose, 8 ristoranti, negozi esclusivi e una spa. A completamento dell'hotel, dal 9° al 16° livello si trovano le Armani Residences, 144 residenze private. I dettagli di stanze e suite sono stati curati da Re Giorgio in persona che, per dare vita a questo progetto, si è ispirato ai propri desideri e ha dedicato 5 anni di lavoro supervisionando personalmente ogni aspetto del design: “Ho sognato a lungo di aprire un hotel in cui mi sarebbe piaciuto accogliere e ospitare amici e familiari, un luogo nel quale l’estetica Armani si fondesse con il calore e l’ospitalità italiana. Sono emozionato di aprire il mio primo hotel e poter invitare i miei ospiti a vivere l’esperienza del mondo Armani”, ha dichiarato all’inaugurazione Giorgio Armani.





mercoledì 3 novembre 2010

Il Rolex Learning Centre



Realizzato a Losanna, la biblioteca è stata aperta lo scorso febbraio ed inaugurata a maggio. Si tratta di uno spazio aperto, accessibile a tutti, non ci sono confini apparenti o muri divisori per le diverse funzioni. La biblioteca ospita 500.000 volumi, anche rari, spazi di lavoro per gli studenti ma anche di incontro, le sedi di un laboratorio di ricerca e di alcune associazioni, un self service e un ristorante, uno sportello bancario e un anfiteatro. Pavimento e soffitto sono ondulati e paralleli, al cambio in altezza degli spazi corrispondono delle zoneisolate acusticamente, 10 "bolle" di vetro ospitano delle celle chiuse per riunioni. Non ci sono nemmeno limiti tra esterno ed interno, un nastro continuo di vetrate curve seguono i contorni. Gli spazi all'interno sono illuminati da chiostri circolari o patii, piccoli giardini in cui rilassarsi all'aperto. 88.000 mq di superficie, 20.000 mqdi area calpestabile che può accogliere 860 studenti e 100 impiegati.