mercoledì 30 giugno 2010

Un tazza di the



Probabilmente il film "Alice nel paese delle meraviglie" deve aver influenzato parecchi, la rete è invasa da gioielli, magliette e arredi a tema. Guardando le immagini ho pensato che questi sgabelli sarebbero stati perfetti per ricrearne le atmosfere, forse non proprio comodissimi ma di certo non passano inosservati. Holly Palmer

lunedì 28 giugno 2010

Complesso termale e verde











Un complesso termale racchiuso dall'involucro che imita i dislivelli del terreno, modellati grazie all'impiego di un derivato del materiale con cui si producono, ad esempio, gli incarti dei fast food: nella "Spa Wellness Amsterdam" l'architetto olandese Anne Holtrop definisce un'opera mirata alla salvaguardia della natura, al punto da assumerne l'aspetto. La copertura comprende una successione sfaccettata di superfici con quote e pendenze diverse, che all'estradosso creano l'equivalente di "colline e avvallamenti". Sul rivestimento esterno è impiantato uno strato di vegetazione ideato con il contributo del botanico Patrick Blanc, inventore del concetto di "muro vegetale", in base al quale "è possibile collocare un giardino verticale su qualsiasi parete, a prescindere dalle dimensioni". La spa dei "giardini galleggianti" di Holtrop dovrebbe occupare con piscine, saune e zone di ristoro un'isola di circa 3000 metri quadrati da collocare sulla superficie di un lago vicino Amsterdam: la capitale dei Paesi Bassi ha concesso l'approvazione, ma la ricerca di finanziamenti è ancora in corso. Il progetto nasce dalla collaborazione con Kizito Musampa e Michel Kreuger, autori di "Green Floating", prototipo di piattaforma sull'acqua in cui vivere sfruttando i benefici che derivano da "un sistema di climatizzazione sostenibile ad alta tecnologia e un rivestimento ecologico e botanico di piante e fiori"




giovedì 24 giugno 2010

Thonet e l'auto

A marzo in occasione del Motor Show di Ginevra è stata presentata la Volvo S60 Lounge che presenta una novità interessante: la leva del cambio firmata da Thonet. Una collaborazione che è un'assoluta novità, un giusto mix tra tradizione e modernità: sviluppata per il modello C70 – i cui interni sono stati messi a punto da Heico Sportiv - la leva con il suo disegno sinuoso intende trasmettere un certo senso di leggerezza, riflettendo nel contempo il linguaggio espressivo della console centrale fluttuante. Disponibile in edizione limitata, è realizzata a mano con lavorazioni in più fasi utilizzando legno di quercia, betulla, noce. Questa non è l'unica collaborazione di Thonet, recentemente è stata avviata la collaborazione con il marchio di design Muji, per il cui catalogo l'azienda tedesca ha predisposto versioni più economiche dei suoi prodotti di successo.

lunedì 21 giugno 2010

Palacultura Messina


La città aspetta da oltre trent'anni la nuova sede del museo regionale, lasciando sulla carta un progetto di Scarpa, ci sono voluti molti, troppi anni per l'inaugurazione del centro polifunzionale che è oggetto di discussioni sulla destinazione d'uso dei suoi spazi. Il Palacultura è la copia della City Hall di Boston, consideraro dal sito Virtual Tourist come l'edificio più brutto al mondo.
Il Palacultura è stato inaugurato il 12 febbraio 2010 in occasione della presentazione del progetto del ponte sullo stretto, ma oggi non è ancora stato collaudato. L'apertura definitiva è prevista per luglio. L'edificio è costituito da tre corpi che ospitano: un auditorium da 800 posti con quattro ordini di palchi, la fossa per l'orchestra, tre piani di uffici, due sale conferenze, una biblioteca, un archivio storico e un anfiteatro da 250 posti sulla terrazza che affaccia sullo stretto.
Uno dei punti negativi è l'assenza di un parcheggio, sono previsti solo 30 posti auto per il personale ma mancano alternative nelle vicinanze. Eliminate le vocazioni internazionali dell'opera ci sono diverse proposte, ospitare al suo itnerno il Museo del Mare con i reperti dello Stretto e la Galleria d'Arte Moderna, o trasfervi alcuni assessorati comunali e il Dipartimento di Urbanistica, una sorta di depandance del Municipio esattamente come nel caso del palazzo di Boston, curioso destino.

giovedì 17 giugno 2010

L'appendiabiti e il design

L'attenzione dei designer è stata catturata da un oggetto quotidiano come l'appendiabiti che pur restando funzionale diventa ironico e bizzarro. Ecco una carrellata



l’appendiabiti Aster è stato disegnato da Alessandro Dubini per Zanotta è stato presentato al Salone del Mobile 2010, realizzato in acciaio e verniciato nei colori bianco, rosso, verde o nero. "Questo progetto nasce dal desiderio di creare un oggetto semplice e pratico, pur mantenendo una silhouette ricercata e originale. L'obiettivo era di riuscire a realizzare una struttura che avesse un aspetto leggero e delicato, come fosse fatta con un nastro. Una volta inserito nell'ambiente Aster risulta quasi un elemento scultoreo", spiega Dubini.




Semplice e stravagante allo stesso tempo. 25ltr Coat Stand è il nome del progetto firmato dal designer inglese Peter Marigold e prodotto da Skitsch. Un ready made, costituito da una comune tanica in plastica da 25 litri che viene riempita d’acqua per essere stabile. All'interno c'è un tubo metallico dotato di agganci per gli abiti. "Poiché gli appendiabiti di norma stanno all' ingresso, quando lo si vuole spostare o cambiare casa, basta aprire la porta e versare l’acqua in strada”, ha dichiarato l'autore.


L'appendiabiti Humprey è stato disegnato da Paolo Rizzatto per Danese. I ganci e le relative gambe sono in policarbonato trasparente, mentre l'asta è in acciaio, in differenti versioni di colore.




L'appendiabiti Bold è stato creato dal gruppo svizzero Big-Game, che si contraddistinguono per un approccio molto spontaneo e ironico al design, per Moustache. La base e l'intera struttura sono in acciao laccato. L'imbottitura in schiuma poliuretanica è coperta con un rivestimento di tessili rimovibili. Disponibile nei colori blu mare, viola e nero.


L'appendiabiti da terra PO/0802 ha la struttura in lastra di metallo tagliata a laser. Ideato dall'eclettico gruppo di designer giapponese Nendo e prodotto da Cappellini, sembra quasi realizzato in pizzo. È disponibile verniciato lucido nei colori bianco, grigio e nero. I piedini sono in plastica nera o trasparente.


L’appendiabiti Bloom è stato progettato dal designer americano Jeff Miller per Cerruti Baleri. Ha una struttura in acciaio cromato composta da otto braccia in legno massello di frassino naturale o frassino moka. Bloom può ruotare attorno al perno centrale facilitando l’accesso alle singole braccia, anche in prossimità di angoli e pareti, che si aprono individualmente quando un indumento viene appeso e si richiudono quando questo viene rimosso.


l'appendiabiti Gobble, ideato da Thomas Bernstrand per Materia. I ganci fissati in fasce elastiche forniscono una collocazione efficiente e versatile dei vestiti. Con un insieme di 24 ganci, può facilmente "inglobare" fino a 50 capi. La struttura è disponibile in acciaio tubolare cromato o con un rivestimento opaco bianco o nero. I ganci e le fasce sono bianchi o neri.

lunedì 14 giugno 2010

La casa in Versilia










L'architetto Marco Innocenti si è occupato della ristrutturazione di una piccola abitazione di 75 mq inserita nel parco secolare di una villa settecentesca sulle colline della Versilia, in Toscana. L'impianto rettangolare è circondato da un porticato su due lati. Il piano terra è occupato dalla zona giorno, mentre al piano superiore di trovano il bagno e una camera da letto.



giovedì 10 giugno 2010

I mobili di Michael Jackson all'asta

A fine mese saranno battuti all'asta a Las Vegas da Julien’s Auctions gli arredi che Michael Jackson aveva ordinato per la sua residenza nel Kent (Gran Bretagna). La collezione realizzata dagli italiani di Colombostile ma personalizzata secondo le indicazioni della popstar.

Progettato da Giovanni Maria Malerba di Busca il divano monumentale da nove posti, realizzato in tre pezzi di legno massello intagliato, ricoperti da un rivestimento di capitonné rosso e impreziosito da dettagli realizzati in oro 24 carati. Michael Jackson ha commissionato questo pezzo per uno dei set del suo ultimo tour This Is It.


Uno sgabello imbottito, ricoperto da velluto rosso con finiture in oro. I piedi in legno intagliato sono ricoperti invece da bronzo dorato. Questo pezzo intitolato "La Dimora di un Gentleman" è stato disegnato da Jean Antoine Desvilles Hierro e fatti a mano in Italia secondo specifiche di precisione da Colombostile. Michael Jackson ha commissionato questo sgabello per il suo soggiorno nel Kent, in Inghilterra.

"Wild Cat" è il nome di questa bergére di legno, imbottita in pelliccia di finto leopardo e bordata in piume di struzzo. La seduta fa parte della collezione "Haute Couture" progettata da Carlo Rampazzi.

Un Bergere in legno, "Gusci", il rivestimento capitonné in seta verde mare e conchiglie incrostate, mentre le gambe anteriori sono in foglia d'argento. La sedia fa parte della collezione "Haute Couture" ideata da Carlo Rampazzi.

Una poltrona regale per il re del pop: intagliata a mano nel legno dorato, questa seduta è rivestita di velluto rosso ricamato da fili d’oro che disegnano un aquila a due teste e un motivo floreale che riprende le intarsiature del legno. Ispirata al trono dello zar Nikolai questa seduta fa parte della collezione "Kalamos" progettata dallo Studio Technico CS.

Un divano dalle forme fluide e ariose, rivestito in velluto rosso, una dei pezzi che fanno parte della collezione "Smoke” disegnata da Marina Bani e Marco Penati.

martedì 8 giugno 2010

L'inaugurazione a Metz del Centre Pompidou

Inaugurato il Centre Pompidou-Metz con una mostra di 780 opere sul tema del capolavoro. L’originale edificio è opera del giapponese Shigero Ban e del francese Jean de Gastines, ai visitatori si presenta come una struttura complessa, a pianta esagonale, dominata da una grande copertura bianca di fibre di vetro e teflon. Sotto questo velo una maglia di travi in legno leggere. La copertura di 8.000 mq, tutta in legno, é composta da moduli esagonali. Sulla struttura metallica, che appoggiandosi a una sotto struttura di calcestruzzo, arma e sostiene tutto l'edificio, si staglia un'antenna che arriva fino a 77 m. A metà altezza spuntano le estremità delle tre lunghe e grandi sale del nuovo centro. Grandi vetrate chiudono a terra i volumi. Nell'insieme l'edificio si sviluppa su 10.660 mq di cui 5.000 mq per spazi espositivi. L’esposizione é stata inaugurata dal presidente Nicolas Sarkozy. Tra le opere in mostra Picasso, Matisse, Braque, Chagall, Mirò, gli smisurati manifesti di Sonia Delaunay (attaccati ad un muro di 18 metri) . Proiettori puntati sulla città francese, quasi a ricordare che non esiste solo Parigi. La creazione di questa nuova istituzione culturale è stata celebrata per cinque giorni in cui la struttura è stata aperta al pubblico per visitare gratuitamente la mostra inaugurale. Il CPM e’ costato piu’ tempo e soldi del previsto, sette anni per circa 70 milioni di euro.

sabato 5 giugno 2010

Topographie des Terrors, il centro sui crimini nazisti


Inaugurato a Berlino il Museo ‘Topografia del Terrore‘ il nuovo centro di documentazione del nazismo nasce come monumento contro l’oblio. Lo ha detto Andreas Nachama, il direttore della Fondazione che ha realizzato il centro con il contributo di Berlino e dello Stato tedesco.
Il nuovo museo, realizzato su progetto dell’architetto Ursula Wilms, sul terreno dove sorgeva il Reichssicherheitsamt (Ufficio per la sicurezza del Reich) e dove la divisione di Berlino come conseguenza della sconfitta tedesca, ha dichiarato a sua volta il borgomastro di Berlino, Klaus Wowereit (Spd), ha lasciato un pezzo del famigerato Muro, ricordo dell’altra dittatura dei tempi recenti su suolo tedesco.
Questo nuovo monumento al passato della Germania, per il quale è stato costruito un nuovo e poco appariscente edificio costato 26 milioni di euro, secondo Wowereit sarà un “Luogo dedicato ai carnefici”, dove le vittime compaiono con tutte le loro sofferenze. Ma sarà anche un luogo per ricordare, ha detto il rabbino Nachama, cosa può diventare un apparato di polizia se non è sottoposto al controllo democratico, come accadde appunto durante il Terzo Reich.

giovedì 3 giugno 2010







La casa RG progettata a Zapopan, in Messico, dall’architetto Jorge Rivera ha un impianto a “L”che si relaziona con i dodici alberi di frassino, preesistenti al progetto, che doppiano il perimetro costituito da un muro in roccia vulcanica. Gli interni sono molto semplici, caratterizzati da pochi arredi essenziali. Il bianco e i caldi toni del legno rappresentano le dominanti cromatiche fondamentali. Le bucature consentono un'apertura verso il paesaggio esterno.