domenica 29 agosto 2010

L'Expo di Shanghai



La prima edizione si tenne a Londra nel 1851, oggi l'Expo si tiene a Shanghai rappresentando un'occasione di riflessione su un tema importante, un'emergenza planetaria "Better city, better life", ponendo l'accento sulla qualità della vita che nel 2050, come scrive Peter Greenway nell'introduzione alla sua mostra all'interno del padiglione italiano, sarà concentrata per 2/3 della popolazione mondiale nelle città.
Shanghai sancisce il dominio del virtuale sul reale, del digitale e dell'elettronico sul meccanico, delle luci e dei video sui materiali tradizionali. Ogni esposizione, mostra o padiglione, fa largo uso di pannelli a Led luminescenti, proiezioni, filmati, strumenti multimediali e interattivi.
Il masterplan è stato realizzato da Wu Zhiqiang, Professore dell'Università di Architettura e Pianificazione presso la Tongji University di Shanghai.
Sono state individuate cinque zone, ognuna ampia circa 50 ettari, mentre i padiglioni sono stati organizzati in otto gruppi, otto dei quali posizionati nella sezione Pudong e gli altri due nella sezione Puxi. A loro volta i gruppi sono organizzati in 26 cluster. Ogni cluster avrà i propri servizi, dalla ristorazione ai bagni, dalle telecomunicazioni ai servizi di infermeria. I padiglioni sono organizzati su base continentale.
Zona A: ospita il padiglione cinese e quelli asiatici, con l'eccezione dei Paesi del sud-est asiatico;
Zona B: ospita i padiglioni dei Paesi del sud-est asiatico, quelli dell'Oceania, delle organizzazioni internazionali, i padiglioni tematici, il World Expo Centre e un teatro per gli spettacoli (Expo Performance Centre);
Zona C: qui verranno installati i padiglioni di America, Europa e Africa più un parco di divertimenti di circa 10 ettari;
Zona D: è localizzata nella sezione Puxi e ospita gli edifici recuperati da alcune antiche fabbriche cinesi; tutta la zona sarà dedicata a esposizioni pubbliche e scambi culturali;
Zona E: è localizzata nella sezione Puxi e ospita i padiglioni delle aziende, i padiglioni della Civilizzazione Urbana e dell'Esplorazione Urbana, e la zona Urban Best Practice.
I padiglioni dei partecipanti saranno di tre tipologie:
-Disegnato e costruito dal partecipante su terreno messo a disposizione dall'organizzazione;
-Autonomo costruito dall'organizzazione e affittato al partecipante;
-Spazio offerto dall'organizzazione ai Paesi in via di sviluppo, collocato all'interno di un padiglione collettivo. Sono previsti otto padiglioni collettivi.

venerdì 27 agosto 2010

Le Olimpiadi minacciano Palazzo Capanema

L'opera più rappresentativa del modernismo brasiliano, il ministero dell'Istruzione e della Sanità, costruito a Rio de Janeiro nel 1936-45 su progetto di un gruppo guidato da Lucio Costa con Oscar Niemeyer, e con la consulenza di Le Corbusier, più volte sottoposto a interventi di restauro è al centro di un'accesa polemica. Il governatore Cabral ha annunciato che l'edificio è stato scelto come sede del comitato organizzatore dei giochi olimpici del 2016 e dell'Apo (Autorità Pubblica Olimpica). Palazzo Capanema sarà sottoposto ad un intervento di rivitalizzazione da completare entro l'estate. l'intento è quello di affiancare alle attuali funzioni burocratiche un centro dedicato alla memoria dell'educazione e della cultura brasiliane, una riorganizzazione degli spazi interni per esposizioni sia temporanee che permanenti, un laboratorio di storia, concerti. La preoccupazione è quella di snaturare lo spazio.

giovedì 26 agosto 2010

Quelli che...aspettano








Mentre molti sono in vacanza, a Venezia si lavora per preparare la Biennale di Architettura 2010... questa mattina mentre cercavo notizie a riguardo mi sono imbattuta in queste foto del "dietro le quinte", onestamente non vedo l'ora di poterla visitare .

lunedì 23 agosto 2010

Riverhouse














Riverhouse è un complesso residenziale di New York all'avanguardia nell'architettura sostenibile. Questo condominio di lusso di 32 piani e 264 appartamenti, sorto sull’Hudson River la scorsa primavera, ha segnato nuovi standard nel design eco delle residenze di lusso, ottenendo importanti premi e riconoscimenti. Le innovazioni vanno dalla doppia copertura satinata alle caratteristiche geotermiche delle fondamenta che sfruttano il calore della terra per regolare la temperatura delle abitazioni.
Il controllo termico è assicurato dalla elevata percentuale di terrazze coperte di verde. La più alta di New York. L’energia usata per alimentare l’edificio proviene da fonti rinnovabili, da pannelli fotovoltaici e da una particolare tecnica che converte i gas naturali. Gli interni, progettati da David Rockwell, sono stati realizzati per tutti gli appartamenti, che vanno da 80 a 370 metri quadrati, con pitture a bassissime emissioni inquinanti e legno certificato.
All’interno della struttura sono ospitati: una sezione distaccata della New York Public Library, un caffetteria biologica e la sede di un centro letterario. Molti i servizi dedicati agli abitanti del palazzo: una piscina, un centro fitness, una playroom per bambini e un parcheggio con posti riservati a macchine ecologiche, biciclette e kayak. Anche l'attore Di Caprio, da sempre attento all'ambiente, ha scelto di acquistare un appartamento nel complesso.

mercoledì 18 agosto 2010

Case da sogno: il bianco







Amo particolarmente l'arredamento bianco anche se in alcuni casi rischia di diventare "freddo", le immagini sopra mi piacciono tutte pur essendo diverse fra loro.

mercoledì 11 agosto 2010

Il Festival dei Giardini di Chaumont-sur-Loire

Fino a metà ottobre appuntamento con il Festival dei Giardini di Chaumont-sur-Loire dove saranno presentati nuovi allestimenti verdi, interventi artistici, mostre fotografiche e una ricca agenda di incontri.
Il tema di questa edizione è Giardini Corpo e Anima, indagando gli effetti benefici della vegetazione sulla psiche umana. La giuria ha scelto una ventina di giardini tra più di 300 proposte provenienti da tutto il mondo. Quest’anno sono rappresentati il Giappone, l’Inghilterra, la Germania, l’Italia e i Paesi Bassi.
Il giardino Igloolik degli architetti francesi Julien Lachal, Julie Bernard e Agathe Faure.

Ma terre, mater progettato dai francesi Olivier Hostiou, Marie Foret e Laurent Weis

Ortoterapia sensoriale, ideato dai paesaggisti italiani Stefano Marinaz, Francesca Vacirca e Daniela Tonegatti.

Bon thé bon genre, realizzato dagli inglesi George Richardson e Jules Arthur.

Omaggio a Lady Day firmata dai paesaggisti dello studio Strootman (Paesi Bassi), Anne Zaragoza, Jasper Springeling, Berno Strootman e Matthijs Willemsen.

lunedì 9 agosto 2010

Case da sogno

















Questa villa è stata realizzata ad Austin dallo studio Dick Clark Architecture, obiettivo del progetto era cercare di ridurre al minimo l'impatto ambientale, sul tetto è presente un sistema di pannelli solari, un sistema di raccolta dell'acqua piovana. La casa ha una volumetria semplice, design minalista e grandi vetrate dalle quali è possibile godere una meravigliosa vista sulla città.

venerdì 6 agosto 2010

Ecolonia




Ecolonia è un quartiere sperimentale sorto all'inizio degli anni '90, nel comune di Alphen aan den Rijn, in Olanda realizzato dall’architetto Lucien Kroll. Si tratta di un'area di 2700 metri quadrati sulla quale sono stati realizzati 101 alloggi, nei quali risiedono 300 abitanti, il cui punto di partenza per la progettazione è la conservazione energetica, puntando sulla riduzione dei consumi utilizzando fonti energetiche tradizionali, sfruttamento di fonti rinnovabili e sostenibili, gestione oculata dei consumi quotidiani e ottimizzazione dei sistemi di climatizzazione a basso consumo. Sono state seguite tre strategie per il risparmio energetico: conservazione del calore (isolamento termico, uso energia solare, consumi energetici globali), gestione globale delle risorse (acqua potabile, materiali edilizi ecocompatibili, durata e adattabilità delle costruzioni), miglioramento della qualità abitativa (prestazioni acustiche, soluzioni tecniche per aumentare la salubrità indoor e la sicurezza degli utenti). Tali strategie si ritrovano in modo diverso nelle singole abitazioni: per esempio in 18 unità orientate a nord-est o sud-ovest era importante la conservazione del calore, pertanto sono state ricoperte con uno strato di 130 mm di materiale isolante, e di 15 mm di intonaco. Le 80 case esposte a sud hanno invece pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua. Un ulteriore sistema integrato di riciclo dell’energia sfrutta un condensatore che recupera il calore dall’aria in uscita dalle case e lo trasferisce all’aria fredda che entra. Tale sistema di ventilazione controllata con recupero del calore è presente in 61 abitazioni. Sono 32 invece le abitazioni senza recupero del calore, mentre 8 sfruttano la ventilazione naturale. Nonostante alcune differenze, in tutte le case si trovano strategie di risparmio energetico. In particolare ogni abitazione è pensata come unità piccola e compatta, per ridurre l’impatto sull’ambiente e le spese per infrastrutture, materiali e manutenzione. Il contenimento delle dispersioni di calore è ottenuto in ogni abitazione mediante finestre con doppi vetri ad alto coefficiente di isolamento termico e l’isolamento di pareti e pavimento con cellulosa di legno riciclata. Infine le case sono schermate con alberi frondosi, che garantiscono un ombreggiamento d’estate, senza impedire l’ingresso del sole in inverno.
L'acqua ha un ruolo fondamentale, punto centrale di Ecolonia è uno stagno naturale attorno al quale sono stati costruiti gli edifici. Le acque di scarico del quartiere in parte finiscono nella rete fognaria, in parte vengono assorbite dalla vegetazione dello stagno. La pioggia è raccolta dai tetti verdi delle abitazioni, conservata e riutilizzata per innaffiare i giardini o per gli scarichi dei bagni. All’interno di Ecolonia gli spostamenti sono prevalentemente a piedi o in bicicletta, e le strade sono a scorrimento lento, con un’organizzazione della viabilità finalizzata alla coesistenza pacifica tra pedoni, biciclette e (poche) auto. Esternamente, la zona in cui sorge la comunità è ben collegata con tutti i servizi necessari, raggiungibili anche con una passeggiata. Il quartiere è stato costruito seguendo uno schema di sviluppo a carattere spontaneo, per ospitare persone di culture e abitudini diverse. Avere tanti progettisti implica infatti avere tanti tipi di strutture abitative, una varietà utile per venire incontro a necessità differenti. Il risparmio energetico è del 30% per le case di Ecolonia rispetto a un’abitazione tradizionale, 40% La diminuzione del consumo di carburante per i trasporti, 20% La diminuzione del consumo dell’acqua10% La riduzione stimata dei consumi elettrici.
(fonte atcasa)