venerdì 29 agosto 2014

L'innovazione in un pezzo di vetro

 
Oggi vi propongo questo post relativo ad una scoperta eccezionale ed innovativa:
 
"Un gruppo di ricercatori dell'Università del Michigan sta mettendo a punto un particolare pannello solare che permetterebbe di convertire la luce del Sole in energia elettrica pur preservando le proprietà ottiche del vetro. Questa tecnologia permetterebbe quindi di trasformare le finestre di casa, ad esempio, in vere e proprie fonti di energia.

Gli scienziati americani hanno creato un materiale plastico capace di catturare l'energia emanata dal Sole e trasformarla elettricità grazie ad una tecnologia chiamata concentratore solare luminescente, che non è una novità, ma per la prima volta si è riusciti a mantenere lo strato luminoso trasparente.

Questo pannello solare si basa su molecole organiche capaci di assorbire i raggi del Sole con lunghezza d'onda non visibile, al di là di raggi infrarossi e ultravioletti. "Possiamo modificare questi materiali in modo che catturino i raggi infrarossi vicini e gli utravioletti e che dopo risplendano con un'altra lunghezza d'onda", ha detto Richard Lunt, che ha condotto la ricerca. La luminescenza va poi ai bordi dei pannelli, dove viene convertita in energia elettrica.

"Questi materiali grazie al fatto che non assorbono né emettono luce nello spettro visibile sono trasparenti", ha spiegato Lunt, che ha aggiunto: "Apre la strada all'introduzione dell'energia solare in maniera non intrusiva e in una grande varietà di campi". Le applicazione potrebbero infatti essere infinite: dalle finestre degli edifici fino agli schermi dei nostri smartphone." da
Tze Tze

giovedì 28 agosto 2014

I 125 anni di Bistro

 
Una delle cose che più mi ha incuriosita a Parigi è stata questa copia della Torre Eiffel. Se girate per la città non mancano certo le riproduzioni di ogni dimensione del simbolo indiscusso della città francese. La particolarità di questa torre rossa consiste nel fatto che è stata interamente realizzata con le sedie Bistro di Fermob, le famose sedie pieghevoli e colorate progettate alla fine dell'800 per arredare le balere parigine e che oggi si trovano in tutto il mondo.

 
Due icone messe a confronto per celebrare insieme il 125° anniversario. Il modello in rosso è stato realizzato assemblando ben 324 sedie. 
 
 
Perché proprio il rosso? Perché rappresenta un omaggio alla modernità, all'inizio degli anno '60 questo colore comparve accanto ai tradizionali verde e bianco donando un tocco di colore.

martedì 26 agosto 2014

Diy: organizzare lo spazio con i sacchetti più belli

Queste immagini sono state a lungo nella cartella delle cose da fare, un semplice diy a prova di imbranato, della serie se ci sono riuscita...io può farcela chiunque!
Probabilmente è una fissazione tutta femminile quella di conservare i sacchetti più belli ed io confesso di esserne affetta. Non appena ho visto queste immagini ho subito iniziato a scegliere quelli più adatti.
 
 
 
 
 
Ho scelto di usare sacchetti diversi ed ora ho tutto perfettamente in ordine ma in maniera originale.
 
Qui trovate l'autrice di questo bellissimo diy

venerdì 22 agosto 2014

Appunti di viaggio: Parigi


Sono gli ultimi sprazzi di ferie e sto provando a mettere ordine fra le tante, troppe, foto fatte in questa città che non riesco a definire con una sola parola. Bella, magica, sorprendente, nessuna mi sembra adatta a coglierne il giusto spirito. E’ una città che avevo già visitato anni fa con la famiglia, molte cose le ricordavo, tante altre invece no ed è stato come vederle per la prima volta. La pioggia è stata una fedele compagna di viaggio, il tempo cambiava continuamente facendoci morire dal freddo alternando momenti di caldo.
Essendo una “miss precisetti” avevo fatto i compiti a casa studiando i vari siti alla ricerca di preziosi consigli pratici da parte di chi c’era già stato, gli itinerari d’architettura migliori e le cose da vedere assolutamente.
 
Inutile dirlo, il nostro programma era troppo ricco e non sempre è stato rispettato fino in fondo. Le file infinite hanno messo spesso a dura prova la nostra pazienza, immediatamente ricompensata dallo spettacolo offerto una volta entrati/saliti.
Il nostro albergo era nel Marais, quartiere che abbiamo adorato. Tranquillo e affascinante con i suoi vicoli, a due passi da Place des Vosges e dall’Hotel de Sully. Al nostro arrivo queste sono state le prime tappe.




Un giro a Place de la Bastille per mangiare qualcosa per poi passare la serata a camminare così tanto da ritrovarsi a Notre Dame.


Abbiamo girato in lungo ed in largo, fatto scale a non finire per restare ogni volta senza fiato e non solo per la fatica.  Ognuno avrà le sue preferenze ed i suoi gusti, io ad esempio non ho pensato minimamente allo shopping preferendo visitare i tanti monumenti e le architetture studiate durante gli anni universitari. Il mio unico consiglio è di perdersi un po’ fra le strade ed i quartieri, vedere qualcosa fuori dai soliti itinerari lasciandosi guidare da questa città unica.










 Le altre foto le trovate qui