giovedì 29 luglio 2010

Il design del gioco

Progetti d'autore e rivisitazione dei classici giochi con ironia
Gli “Happy Dice” di Giulio Iacchetti per Skitsch non sono i classici dadi, ogni faccia ha un'espressione diversa.
Un tavolo per gli scacchi proposto da Front per la collezione di Moooi.

I mattoncini Lego ripropongono il museo Guggenheim di New York di Wright. Si tratta di uno degli esempi della recente collezione Architecture del brand danese.


Il mazzo di carte in vendita nel negozio online del Victoria & Albert Museum di Londra riproduce i pattern che hanno fatto la storia dell’Art&Craft.


Il mitico gioco dell'oca secondo Hermès realizzato con diverse essenze di legno.


Il gioco delle bocce diventa modaiolo grazie ai monogrammi della maison di moda, ovviamente Louis Vuitton.

lunedì 26 luglio 2010

Voglia di marmellata...



La simpatica confezione di Marmeled, ideata da Laura Menichelli e Gianluca Ruocco Guadagno Studio Semiki, è una originale lampada a forma di barattolo. Sfruttando la trasparenza e la brillantezza del gel illuminato da led ad alta luminosità, Marmeled diffonde una luce colorata e soffusa, perfetta per un po’ di ironico relax.

venerdì 23 luglio 2010

Clemens Weisshaar e Reed Kram a Trafalgar Square


Il London Design Festival ha commissionato Clemens Weisshaar e Reed Kram la realizzazione dell' installazione a Trafalgar Square. L'installazione è costituita da una sorta di polipo con 6 bracci meccanici
Il London Design Festival è una celebrazione di nove giorni nella capitale del design creativo del mondo. Essa si svolgerà a Londra dal 19 settembre attraverso 26 settembre.

martedì 20 luglio 2010

Yacht da sogno firmato Fendi











L'apoteosi del lusso in alto mare. Lady Lara è un mega yacht di 59 metri dove l'alta tecnologia della nautica firmata Benetti si associa all'eleganza di Fendi Casa, che ha curato nei minimi dettagli gli arredi di interni ed esterni. Una vera residenza galleggiante dotata di tutti i comfort, che non rinuncia al design di tendenza.

sabato 17 luglio 2010

La Città del cinema ad Ostia




La Fondazione Roberto Rossellini ha presentato il progetto per il rilancio della località turistica e la promozione dell'audiovisivo. Il progetto della cittadella è stata illustrata da Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo, e da Francesco Carducci già protagonista della ristrutturazione e del rilancio del Palalottomatica e dell’Auditorium della Conciliazione. L'impianto prevede tre diverse sale di proiezione da 1200, 600 e 300 posti, una sala Imax da 400 posti, due sale convegno da 400 e 150 posti, una biblioteca, una cineteca on line, una caffetteria e un ristorante sul mare. Ispirati dal modello parigino de ‘La Villette’, il sogno dichiarato degli ideatori sarà quello di trasformare il lungomare della città in qualcosa di simile al Lido di Venezia o a Cannes, per poi trasferire in questa sede il Festival internazionale del Film. Si tratta di un progetto molto ambizioso oltre che costoso per il quale è stato lanciato un appello agli enti locali e alle fondazioni, auspicando l'appoggio del presidente della Regione.
Il progetto è redatto dal gruppo di architetti Luca Braguglia, Marco Gigliotti, Federica di Vincenzo, Vincenzo Tattolo, Martino Fraschetti.

giovedì 15 luglio 2010

La bici e il design

La bici mezzo sostenibile per eccellenza, legato ai ricordi d'infanzia di molti, mezzo di trasporto a cui sono dedicati speciali itinerari di viaggio presenta una varietà di modelli dal design ricercato e accattivante.
Le biciclette, tutte rigorosamente da corsa, realizzate in puro legno di mogano e firmate dal giapponese Sueshiro Sano. Carenate e sagomate per tagliare il vento presentano attacco, manubrio, curva e cerchioni delle ruote in legno. Una bicicletta dalle linee essenziali e aerodinamiche.

Aty prodotta da De Fietsfabriek è caratterizzata da una capiente cassetta in legno che la rende pratica sia in città, per portare comodamente la spesa dopo il lavoro, sia in campagna per un pic nic.

Ovviamente non mancano gli accessori per la bici, come Biologic Bike Mount da Dahon, il sistema grazie al quale è possibile ricaricare l’iPhone pedalando. Una volta installato sul manubrio della bicicletta consente di collegare iPhone o iPod Touch per monitorare la propria posizione GPS, la velocità o la distanza percorsa per tutti quelli che non possono mai rinunciare alla tecnologia.


Paratrooper di Montague la mountain bike pieghevole e resistente che si monta e si smonta in pochi secondi senza l’uso di particolari attrezzi. Ideale per affrontare qualsiasi percorso grazie alle sospensioni anteriori, al cambio a 24 rapporti e ai pedali con doppio corpo in alluminio


Per non passare inosservati il colore verde neon di manubrio, sellino e gomme Halo Aerotrack di veloheld.neon. Una bicicletta dal passo corto con un singolo ingranaggio e un manubrio stretto, l'essenziale per esplorare la città è firmato Veloheld.


Izzy la bici realizzata in plastica riciclabile su progetto di Omer Sagiv, appartenente allo studio di una delle firme del design più note, quella di Ron Arad, e Uri Sadeh, freelance israeliano. Riprende la prima bici in plastica realizzata in Svezia negli anni 80, presenta elementi innovativi quali le luci tridimensionali (per garantire una totale visibilità al buio), le sospensioni rinforzate sulla ruota posteriore (per assorbire i contraccolpi di un percorso accidentato), i freni a tamburo che evitano il bloccaggio della ruota (utili quindi ad evitare incidenti) ed infine un sistema di chiusura autonomo (non è necessario cercare un palo per attaccarla).


Strida da Areaware giovane azienda newyorchese. Il telaio è una cornice triangolare di allumino leggero che collega, tramite la catena Kevlar, la ruota anteriore alla posteriore. Il manubrio e la sella sono montati orizzontalmente, permettendo così di sedersi comodamente in posizione verticale ed avere un'ottima vista della strada. Strida è pieghevole e facile da trasportare.

Shoppy Bike, una nuova bicicletta che rappresenta il connubio perfetto tra modernità e gusto retrò. Prodotta interamente in alluminio dalle Officine Meccaniche Sereni, nel cuore della Toscana, questa citybike, ideale sia per uomo che per donna, ha un design essenziale, ma molto originale che permette di salire in sella e scendere dalla bici con estrema facilità in quanto, essendo la canna posizionata quasi al livello del terreno, per cavalcarla basta semplicemente “entrare”.

La bici in bambù realizzata in Ghana, noto per l'abbondanza di questa pianta già utilizzata come materiale da costruzione, e che può crescere anche più di un metro al giorno in condizioni climatiche temperate o tropicali. Presupposti per il Dr. David Ho che insieme ad altri collaboratori e con i finanziamenti dell’Earth Institute della Columbia University, ha ideato nel 2007 un prototipo di bicicletta di bambù.


Domenica è la bici firmata da Francesco Bertelli, italiano che vive e lavora a New York, per Bertelli Biciclette. Ogni sua parte è assemblata a mano, una combinazione di pezzi nuovi e d’epoca ritrovati ai mercatini o nei vecchi negozi. Nessun logo , niente adesivi e nessuna saldatura, solo elementi in pelle e in legno. Una bici dal fascino vintage con uno speciale manubrio in legno disegnato da Adam Brackney.
Infine parliamo della bicicletta ad idrogeno costruita dagli specialisti dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del CNR di Messina. Si tratta di una bici con una cella a combustibile che produce energia elettrica. Questa energia alimenta un motore elettrico che aiuta i pedali e le gambe del ciclista a fare meno fatica. Con un pieno di idrogeno del costo di 18 euro (12 centesimi a chilometro) si possono macinare 150 chilometri in perfetta sicurezza perché l’idrogeno non è allo stato liquido ma viene immagazzinato in una riserva «solida» di idruri metallici. L’idrogeno combinato con l’aria aziona la cella combustibile che genera l’energia elettrica necessaria al motore. Un sensore nei pedali "dice", quindi, allo stesso motore di quanta potenza ha bisogno perché la pedalata sia efficace. La bicicletta a idrogeno è leggerissima perché costruita interamente in fibra di carbonio, è stata presentata alla rassegna «H2Roma Energy & Mobility Show».

mercoledì 14 luglio 2010

Piscine da sogno









Queste meravigliose immagini sono tratte dal libro Italian Pool Design, pubblicato da Editrice Il Campo, che esplora le più belle piscine italiane mediante disegni e schede tecniche.

lunedì 12 luglio 2010

Un mondo di libri - 2 parte



Le pagine di un libro possono diventare eleganti lampade come quelle proposte da Chantal Perrin.



Il tromp l'oeil per i mobili Skitsch.



Il libro può anche diventare custodia per Mac. Bookbook è la custodia che sembra un libro antico.


Tracy Kendall realizza la carta da parati bespoke, pile di volumi divisi per edizioni, ripetuti come pattern sulle pareti o per creare un vero e proprio tromp l'oeil.

sabato 10 luglio 2010

Un mondo di libri

I libri sono presenti nelle case di tutti noi, c'è chi li tiene in ordine perfetto, chi ci scrive sopra le proprie annotazioni e chi li taglia trasformandoli in arte. Ecco una carrellata di artisti che reinterpretano il concetto stesso di libro:
L'opera di Georgia Russel, artista scozzese, lavora con il taglierino i libri, sfilacciandoli e trasformandoli in sottili strisce che esprimono il "volto e il cervello" del libro stesso.


Book of lights è l'opera di Takeshi Ishiguro per Arctecnica, il libro intagliato che diventa lampada.




I libri di Olafur Eliasson diventano meravigliose costruzioni architettoniche intagliate.


Su Blakwell , artista inglese, cesella i vecchi libri dando vita a delle sculture fatte di carta.

La bolognese Sabrina Mezzaqui crea installazioni reinterpretando i libri letti che vengono tagliati, trasformati in origami. Il giuoco delle perle di vetro, sopra, è una combinazione di perle in cui ciascuna perla è formata delle righe di una pagina del romanzo.


Le opere di Cara Barer, fotografa che trasforma i libri in sculture immergendoli nella colla, nel bronzo e nella cera.