

Shanghai sancisce il dominio del virtuale sul reale, del digitale e dell'elettronico sul meccanico, delle luci e dei video sui materiali tradizionali. Ogni esposizione, mostra o padiglione, fa largo uso di pannelli a Led luminescenti, proiezioni, filmati, strumenti multimediali e interattivi.
Il masterplan è stato realizzato da Wu Zhiqiang, Professore dell'Università di Architettura e Pianificazione presso la Tongji University di Shanghai.
Sono state individuate cinque zone, ognuna ampia circa 50 ettari, mentre i padiglioni sono stati organizzati in otto gruppi, otto dei quali posizionati nella sezione Pudong e gli altri due nella sezione Puxi. A loro volta i gruppi sono organizzati in 26 cluster. Ogni cluster avrà i propri servizi, dalla ristorazione ai bagni, dalle telecomunicazioni ai servizi di infermeria. I padiglioni sono organizzati su base continentale.
Zona A: ospita il padiglione cinese e quelli asiatici, con l'eccezione dei Paesi del sud-est asiatico;
Zona B: ospita i padiglioni dei Paesi del sud-est asiatico, quelli dell'Oceania, delle organizzazioni internazionali, i padiglioni tematici, il World Expo Centre e un teatro per gli spettacoli (Expo Performance Centre);
Zona C: qui verranno installati i padiglioni di America, Europa e Africa più un parco di divertimenti di circa 10 ettari;
Zona D: è localizzata nella sezione Puxi e ospita gli edifici recuperati da alcune antiche fabbriche cinesi; tutta la zona sarà dedicata a esposizioni pubbliche e scambi culturali;
Zona E: è localizzata nella sezione Puxi e ospita i padiglioni delle aziende, i padiglioni della Civilizzazione Urbana e dell'Esplorazione Urbana, e la zona Urban Best Practice.
I padiglioni dei partecipanti saranno di tre tipologie:
-Disegnato e costruito dal partecipante su terreno messo a disposizione dall'organizzazione;
-Autonomo costruito dall'organizzazione e affittato al partecipante;
-Spazio offerto dall'organizzazione ai Paesi in via di sviluppo, collocato all'interno di un padiglione collettivo. Sono previsti otto padiglioni collettivi.
Zona A: ospita il padiglione cinese e quelli asiatici, con l'eccezione dei Paesi del sud-est asiatico;
Zona B: ospita i padiglioni dei Paesi del sud-est asiatico, quelli dell'Oceania, delle organizzazioni internazionali, i padiglioni tematici, il World Expo Centre e un teatro per gli spettacoli (Expo Performance Centre);
Zona C: qui verranno installati i padiglioni di America, Europa e Africa più un parco di divertimenti di circa 10 ettari;
Zona D: è localizzata nella sezione Puxi e ospita gli edifici recuperati da alcune antiche fabbriche cinesi; tutta la zona sarà dedicata a esposizioni pubbliche e scambi culturali;
Zona E: è localizzata nella sezione Puxi e ospita i padiglioni delle aziende, i padiglioni della Civilizzazione Urbana e dell'Esplorazione Urbana, e la zona Urban Best Practice.
I padiglioni dei partecipanti saranno di tre tipologie:
-Disegnato e costruito dal partecipante su terreno messo a disposizione dall'organizzazione;
-Autonomo costruito dall'organizzazione e affittato al partecipante;
-Spazio offerto dall'organizzazione ai Paesi in via di sviluppo, collocato all'interno di un padiglione collettivo. Sono previsti otto padiglioni collettivi.