venerdì 26 novembre 2010

Il nuovo Padiglione Resnick di Renzo Piano






Il nuovo Padiglione Resnick, progettato da Renzo Piano, e da poco inaugurato per il Los Angeles Museum of Art (LACMA). La struttura di 45.000 metri quadrati, a un solo piano, è il museo più grande, illuminato da luce naturale, con un impianto completamente open space, di tutto il mondo. Essa offre un importante ampliamento della superficie espositiva del museo ed è già affettuosamente chiamata il "Grand Piano" dal direttore di LACMA Michael Govan, facendo riferimento alla dimensione dell'edificio. Il progetto del Padiglione Resnick è generato da una moltitudine di ispirazioni equilibrate fra loro in una soluzione unitaria grazie alla memoria e al sapere dell'architetto. Come il Broad Contemporary Museum of Art, completato da Piano nel 2008, il Padiglione Resnick è costruito in vetro, acciaio e travertino, e ha una copertura a dente di sega che è stata progettata per modulare il sole della California - ma qui collocata su un edificio di un solo piano. L'orizzontalità dell'edificio crea un contrappeso interessante rispetto alla volumetria verticale del BCMA e crea uno spazio estremamente flessibile che può essere configurato in vari modi in base alle diverse opere d'arte, e scalato sulle loro dimensioni. La decisione di realizzare la struttura del padiglione a un solo piano è stata in parte motivata dall'amore del direttore Govan per il Dia Beacon di New York, un ex fabbrica convertita a museo d'arte nel 2003, in cui Govan aveva preso parte al progetto. Il carattere industriale di quello spazio e il suo vasto spazio aperto, interrotto solo da colonne, si è dimostrato, secondo il direttore, uno spazio ideale per la visualizzazione dell'arte. Dunque una volta determinati la struttura e il rivestimento del padiglione, Piano ha aggiunto un tocco di colore rosso brillante alla facciata principale dell'edificio, così da animare il prospetto e maschere abilmente i condotti d'aria, esterni alla costruzione come nel Centre Pompidou. Questi condotti servono anche a unificare il museo con il campus, e il colore rosso fa riferimento al rosso della scala mobile del BCMA e all'ingresso principale del Kendall Concourse che corre tra i due edifici. Per la prima apertura del padiglione lo spazio interno è stato suddiviso per ospitare tre mostre. Piano una volta disse che "l'architettura è l'arte del rubare". Nel Padiglione Resnick egli ha riccamente intessuto le più diverse idee e ispirazioni in un arazzo che ha chiaramente assunto una nuova e tutta personale identità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

È francamente orrendo... è triste vedere le archistar ancora esageratamente idolatrate!!