Vi siete mai chiesti com'è la casa di un architetto? A Reggio Emilia Duccio Grassi ha aperto le porte della propria abitazione. Dominano i non colori: grigi, bianchi, neutri. È una mansarda, nel cuore del centro storico della città, la cui ristrutturazione è stata fatta per stadi, nel corso del tempo. Il progetto è molto rigoroso. C’è un ingressso ampio, con una scala in legno naturale che porta a un soppalco e che ne segna il carattere.
L’ingresso è un po’ il centro da cui si dipartono le varie zone della casa. Pareti e soffitti solo bianchi, Grassi si è un filo sbilanciato sui pavimenti che, a dispetto della sua linea minimale, non sono uguali per tutti gli ambienti: nell’ingresso piastrelle bianche e nere, le famose marmette tanto in voga nelle case liberty degli anni Venti, fatte fare da un artigiano dell’imolese.
Sul legno Grassi è maestro: lo usa con grande stile nelle porte, fatte su suo disegno, come boiserie della sala da bagno accompagnata da un pavimento a palladiana, nei mobili dell’atelier e negli armadi delle camere da letto. Per gli arredi, a parte i mobili realizzati su disegno, prevale un’affezione per il design contemporaneo: dalle sedie Vitra e Cappellini in ingresso, alla Naska Loris su piantana con ruote nell’angolo a fianco del camino. I divani del salotto sono di Cassina. A fianco, una credenza in legno naturale di Duccio Grassi. Nella zona pranzo, tavolo laccato bianco Cappellini e sedie nere di Charles Eames per Vitra accompagnati da una coppia di lampade che scendono dal soffitto di Fontana Arte. La cucina in acciaio è una Bulthaup, mentre per l’angolo breakfast tavolo Indecasa e sedute Copray & Scholten.
L’ingresso è un po’ il centro da cui si dipartono le varie zone della casa. Pareti e soffitti solo bianchi, Grassi si è un filo sbilanciato sui pavimenti che, a dispetto della sua linea minimale, non sono uguali per tutti gli ambienti: nell’ingresso piastrelle bianche e nere, le famose marmette tanto in voga nelle case liberty degli anni Venti, fatte fare da un artigiano dell’imolese.
Sul legno Grassi è maestro: lo usa con grande stile nelle porte, fatte su suo disegno, come boiserie della sala da bagno accompagnata da un pavimento a palladiana, nei mobili dell’atelier e negli armadi delle camere da letto. Per gli arredi, a parte i mobili realizzati su disegno, prevale un’affezione per il design contemporaneo: dalle sedie Vitra e Cappellini in ingresso, alla Naska Loris su piantana con ruote nell’angolo a fianco del camino. I divani del salotto sono di Cassina. A fianco, una credenza in legno naturale di Duccio Grassi. Nella zona pranzo, tavolo laccato bianco Cappellini e sedie nere di Charles Eames per Vitra accompagnati da una coppia di lampade che scendono dal soffitto di Fontana Arte. La cucina in acciaio è una Bulthaup, mentre per l’angolo breakfast tavolo Indecasa e sedute Copray & Scholten.
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