I contorni delle pareti rocciose, che racchiudono il più celebre sito archeologico giordano, rivivranno in un luogo dedicato alla pratica e all'apprendimento di musica, danza e teatro: lo scorso 23 febbraio, in occasione della presentazione dei primi elaborati di progetto della "Casa della Cultura e dell'Arte" ideata ad Amman , Zaha Hadid ha sottolineato che la struttura sarà il prodotto di una sintesi plastica, modellata sui processi che, nelle alture di Petra, hanno disegnato "gli strati dei sedimenti lungo le linee fluide dell'erosione". Il centro culturale, intitolato a Re Abdullah II comprenderà una sala concerti da 1600 posti, un teatro più piccolo (400 spettatori), un centro didattico, sale prove e spazi espositivi. All'esterno, si relazionerà con il contesto urbano attraverso una grande piazza "creata facendo sorrere verso est la massa dell'edificio" , mentre un sottopasso consentirà ai pedoni di superare la barriera costituita dalle arterie di traffico che circondano il lotto. Zaha Hadid Architects aveva vinto il concorso internazionale nel giugno 2008 battendo Snøhetta, Atelier Christian de Portzamparc, Delugan Meissl, Henning Larsens Tegnestue e Kerry Architects Hill.
venerdì 9 aprile 2010
Casa della Cultura e dell'Arte,Zaha Hadid
I contorni delle pareti rocciose, che racchiudono il più celebre sito archeologico giordano, rivivranno in un luogo dedicato alla pratica e all'apprendimento di musica, danza e teatro: lo scorso 23 febbraio, in occasione della presentazione dei primi elaborati di progetto della "Casa della Cultura e dell'Arte" ideata ad Amman , Zaha Hadid ha sottolineato che la struttura sarà il prodotto di una sintesi plastica, modellata sui processi che, nelle alture di Petra, hanno disegnato "gli strati dei sedimenti lungo le linee fluide dell'erosione". Il centro culturale, intitolato a Re Abdullah II comprenderà una sala concerti da 1600 posti, un teatro più piccolo (400 spettatori), un centro didattico, sale prove e spazi espositivi. All'esterno, si relazionerà con il contesto urbano attraverso una grande piazza "creata facendo sorrere verso est la massa dell'edificio" , mentre un sottopasso consentirà ai pedoni di superare la barriera costituita dalle arterie di traffico che circondano il lotto. Zaha Hadid Architects aveva vinto il concorso internazionale nel giugno 2008 battendo Snøhetta, Atelier Christian de Portzamparc, Delugan Meissl, Henning Larsens Tegnestue e Kerry Architects Hill.
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1 commento:
Meravigliosa... e come sempre il gioco tra pieni e vuoti è fatto con tantissima poesia !
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