Sono gli ultimi sprazzi di ferie e sto provando a mettere ordine fra
le tante, troppe, foto fatte in questa città che non riesco a definire con una sola
parola. Bella, magica, sorprendente, nessuna mi sembra adatta a coglierne il
giusto spirito. E’ una città che avevo già visitato anni fa con la famiglia,
molte cose le ricordavo, tante altre invece no ed è stato come vederle per la
prima volta. La pioggia è stata una fedele compagna di viaggio, il tempo
cambiava continuamente facendoci morire dal freddo alternando momenti di
caldo.
Essendo una “miss precisetti”
avevo fatto i compiti a casa studiando i vari siti alla ricerca di preziosi
consigli pratici da parte di chi c’era già stato, gli itinerari d’architettura migliori
e le cose da vedere assolutamente.
Inutile dirlo, il nostro
programma era troppo ricco e non sempre è stato rispettato fino in fondo. Le file
infinite hanno messo spesso a dura prova la nostra pazienza, immediatamente
ricompensata dallo spettacolo offerto una volta entrati/saliti.
Il nostro albergo era nel Marais,
quartiere che abbiamo adorato. Tranquillo e affascinante con i suoi vicoli, a due passi da Place des Vosges e dall’Hotel de Sully. Al nostro arrivo
queste sono state le prime tappe.
Un giro a Place de la Bastille per mangiare qualcosa per poi passare la serata a camminare così tanto da ritrovarsi a Notre Dame.
Abbiamo girato in lungo ed in largo, fatto scale a non finire per restare ogni volta senza fiato e non solo per la fatica. Ognuno avrà le sue preferenze ed i suoi gusti, io ad esempio non ho pensato minimamente allo shopping preferendo visitare i tanti monumenti e le architetture studiate durante gli anni universitari. Il mio unico consiglio è di perdersi un po’ fra le strade ed i quartieri, vedere qualcosa fuori dai soliti itinerari lasciandosi guidare da questa città unica.
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