Da bambina ho provato mille volte ma con scarsi risultati a realizzare degli origami. La passione non si è affievolita così quando ho visto il servizio su Marie Claire Mason del mese scorso ho iniziato la mia ricerca. L'idea di avere dei mobili che si ispirano all'arte di piegare la carta mi è sembrata interessante e fresca.
Ma anche la lampada In-Ei, di Issey Miyake mi sembra un ottimo esempio di questa tecnica.
Realizzata in collaborazione con Artemide questa collezione prevede lampade “pieghevoli” fatte con un materiale derivato da bottiglie di plastica riciclate e realizzate coniugando la tecnica degli origami con la programmazione tridimensionale: le forme vengono disegnate al computer poi tagliate e compresse per ridurne l’ingombro. Estendendole le lampade assumono la loro forma.
I mobili origami di Reflex Angelo. E' possibile realizzare delle composizioni di svariate dimensioni e forme
Kada Stool di Yves Béhar è una struttura che può fungere sia da tavolino che da sgabello. La Kada Stool può essere anche ripiegata e trasportata agevolmente
Ma c'è anche chi non si è fermato ai mobili applicando il concetto ad una casa. E' questo il caso di due architetti inglesi David Ben Grumberg e Daniel Woolfson, che hanno progettato una casa che muta la propria forma in funzione dei cambiamenti climatici. La D* Hause mira ad ottimizzare i consumi energetici, con conseguente risparmio sui costi della luce e del riscaldamento.
Le pareti esterne, molto spesse e pesanti, scorrono su binari trasformandosi in pareti interne, così come le vetrate interne possono diventare elementi di facciata e le porte trasformarsi in finestre e viceversa.
Se volete sapere di più ecco il Video che mostra tutti i cambiamenti di questa casa ultra flessibile.
3 commenti:
Wow, the Issey Miyake lamp is fantastic! Love it!
Thank you for sharing!
All my best
Elisabeth
:)
:)!!!!
Posta un commento