Si sono conclusi, dopo quasi tre anni, i lavori di espansione del Museum of the Moving Image, che dal 1988 diffonde la conoscenza su "cinema, televisione e mezzi di comunicazione digitali", attraverso mostre e altre iniziative culturali dedicate ad "arte, storia, tecnica e tecnologia". Lo schema di espansione è stato sviluppato dallo studio LEESER, specializzato in progetti di architettura "contaminati" dai nuovi media: il corpo aggiunto, comprendente un atrio d'ingresso a piano terra e due livelli superiori collegati da uno scalone, integra la sede preesistente, in un edificio della Paramount Pictures risalente al 1920 e basato su una struttura in laterizio a tre piani. L'involucro esterno dell'ampliamento corrisponde alla facciata posteriore, "composta da una trama superficiale di 1067 pannelli di alluminio triangolari, di colore blu chiaro". Le attrezzature sono state arricchite da un teatro per 264 spettatori, una sala da 68 posti, una nuova area dedicata alle esposizioni temporanee e una caffetteria. L'intervento, finanziato con 67 milioni di dollari - di cui circa 55 versati dalla città di New York, ha inoltre migliorato il settore del Museum of the Moving Image pensato per l'accoglienza e la formazione dei giovani visitatori: gli studenti potranno usufruire di servizi di orientamento nel William Fox Amphitheater, mentre "il Centro Didattico intitolato ad Ann R. ed Andrew H. Tisch" includerà "...due laboratori multimediali, uno spazio per seminari e il the Nam June Paik Room / HBO Production Lab".
Nessun commento:
Posta un commento