Il quotidiano americano online «The Huffington Post» ha stilato una classifica dei migliori progetti d'architettura del decennio che si è appena chiuso. Dieci progetti che hanno segnato un'accellerazione della scala di innovazione, un migliore uso dei materiali, un maggiore progresso nella progettazione strutturale, nell'integrazione dei software di progettazione e nella sostenibilità degli edifici.Per il 2001 la sala da concerti di Rouen di Bernard Tschumi Architects, che attraverso un uso coraggioso dei materiali e un sistema strutturale innovativo concentra i carichi al centro consentendo una totale libertà di forme ai bordi. Per il 2002 il terminal dell'aeroporto di Yokohama, di Foreign Office Architects che plasma il terreno creando percorsi circolari contro la monotona linearità. Per il 2003 la sala concerti Walt Disney di Los Angeles di Gehry & Partners, che riprende le forme in titanio del Guggenheim di Bilbao e segna il riòlancio del centro città della metropoli statunitense per antonomasia. Per il 2004 la Central Library di Seattle di OMA, il primo edificio che sembra sfidare le leggi di gravità. Per il 2005 lo Yed Vashem Holocaust History Museum di Moshe Safdie che si sviluppa in un percorso ipogeo lungo una spina dorsale composta da due lastre di cemento trincerato all'interno del Monte della Rimembranza. Per il 2006 il progetto dell'Olympic Sculpture Park di Weiss/Manfredi a Seattle che recupera un sito industriale dismesso. Per il 2007 la sede del New York Time di Renzo Piano, con le facciate continue in vetro schermate da un reticolo in ceramica bianca. Per il 2008 l'Olympic Stadium di Pechino, progettato da Herzog & de Meuron con Ai Wei Wei, un'ellisse asimmetrico costruito con strutture di acciaio piegato che ricordano un nido di uccello. Per il 2009 il MAXXI di Roma progettato da Zaha Hadid Architects, considerato l'emblema dell'architettura fluida, rappresentata dalle gallerie in cui fluiscono i visitatori, nonostante i suoi extracosti da capogiro. Infine per il 2010 la 8 House a Copenaghen del giovanissimo Bjarke Ingels (BIG), il più grande contenitore residenziale e commerciale esistito prima d’ora in Danimarca, un vero e proprio monumento all'housing nel quartiere Orestad, l’ultimo della notevole trilogia costituita da VM Houses e The Mountain sempre su progetto di Big.
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